Negli anni, l’immersione subacquea si è sempre caratterizzata per specificità: La pesca in apnea, l’immersione profonda, l’immersione tecnica, l’immersione su relitti, ecc.. Tutte attività simili ma con pochissimi punti comuni di contatto a parte l’elemento acqua e le attrezzature subacquee individuali.
Nell’ultimo decennio, con l’avvento del “digitale subacqueo fotografico”, le cose si sono invece rapidamente modificate tanto che è diventato quasi raro immergersi con gruppi privi di fotografi. Non importa se questi stiano utilizzando delle semplici “compatte” oppure delle evolute “reflex professionali”, la novità è che la Fotografia Subacquea è diventata l’elemento comune a tutte le tecniche di immersione.
A parte essere “diventato l’elemento comune a tutte le tecniche di immersione”, per la CDC-CMAS, l’irrompere della Fotografia nel mondo della Subacquea va soprattutto analizzato per il nuovo valore aggiunto che ha saputo indurre e per avere richiesto, in tempi rapidi, una serie di inevitabili aggiornamenti tecnico/culturali sulla programmazione e gestione dei gruppi. Prova ne sia che, nella maggioranza dei casi, l’offerta dei Diving si è diversificata proponendo sempre più spesso immersioni mirate a specifici percorsi fotografici subacquei e, non ultimo perché parallelo e funzionale a tutto questo, lo sforzo che Divemaster e Guide hanno saputo mettere in campo per una propria evoluzione conoscitiva degli elementi di Fotografia Subacquea e di biologia marina adeguata ai tempi odierni.